GLOBAL RUNNING DAY: LA TECNOLOGIA TI AIUTA A CORRERE. CORRERE MEGLIO, OVVIAMENTE.
Le dinamiche di corsa spiegate dall’oro olimpico Stefano Baldini, i valori sul benessere richiamati dal faro del triathlon Daniel Fontana e la quotidianità di uno sportwatch spiegato dalla splendida Sara Galimberti nella presentazione della nuova frontiera degli orologi da corsa: le nuove serie Forerunner 255 e Forerunner 955 firmate Garmin.
Il campo del XXV Aprile è il tempio milanese del running, una pista azzurra che respira di ripetute estenuanti, allunghi massacranti, tempi migliorati (non sempre) e grandi sogni da coltivare. Questa mattina, dall’altra parte dell’anello ovale c’è un signore che ha raccolto intorno a sé un manipolo di podisti: lo ascoltano pendendo dalle sue labbra, con il rispetto che si deve a una medaglia d’oro olimpica nella maratona. Mentre parla e racconta di numeri e cifre, le mani di Stefano Baldini impugnano e maneggiano un Forerunner 955, l’ultimo sportwatch nato in casa Garmin dedicato al triathlon, a fianco del modello 255 specifico per la corsa a piedi.
Due concentrati di tecnologia a pplicata allo sport, capaci di sorprendere anche il runner più esperto per la possibilità di analizzare la propria corsa che, si badi bene, non è fatta solo di “correre il più veloce possibile e basta” ma è ricca di elementi tecnici che posso farci correre meglio e più a lungo. E in buona salute, aggiungiamo noi.
La cadenza di corsa, ovvero quanti passi facciamo in un minuto, e l’ampiezza della falcata sono solo due aspetti che l’oro di Atene 2004 analizza per ogni partecipante: «Due dinamiche molto importanti che vanno tenute sotto controllo anche da un amatore, perché raccontano che runner siamo e su quali aspetti deve concentrarsi il miglioramento della tecnica di corsa – ci ricorda Baldini in questo ruolo da coach – e a questi aspetti, si devono affiancare altre analisi come l’oscillazione, il tempo di permanenza al suolo e la distribuzione del peso tra piede destro e sinistro». E tutti questi dati dove li troviamo? Il dito indice di Baldini preme i tasti del Forerunner mostrando schermate ricche di informazioni: «Tutto qui dentro». E c’è un altro dato che richiama la nostra attenzione: la potenza. Diventato un valore “must” nel ciclismo, è possibile valutare anche il wattaggio stimato dall’atleta durante la corsa: «Un altro parametro che può essere considerato nel percorso evolutivo di un atleta».
Gli fa eco Daniel Fontana, italo argentino con un trascorso ultradecennale come professionista di triathlon, che aggiunge il suo punto di vista: «Ciò che la tecnologia Garmin offre, non si limita solo all’analisi dei dati durante la performance sportiva, ma ci racconta anche lo stato di salute di ognuno di noi, monitorando i dati nell’arco dell’intera giornata, notte compresa». A parte il Training Load, cioè il volume totale di allenamenti eseguiti nell’ultima settimana, e il Training Status, ovvero l’efficacia dell’allenamento anche grazie al calcolo del VO2Max stimato a sua volta basato sul sensore di quarta generazione per la rilevazione cardiaca al polso, nei nuovi Forerunner 255 e 955 è possibile avere il nuovo dato dell’Acute Load che, attraverso un grafico, fornisce l’intervallo ottimale entro cui posizionarsi per mantenere la miglior forma fisica in vista di un appuntamento agonistico. E a questi si aggiunge il valore di HRV Status che traccia la variabilità della frequenza cardiaca mentre si dorme, offrendo una fotografia ancora più dettagliata del benessere generale.
E finito l’allenamento? «Ci si cambia, ovvio, ma il Forerunner non si toglie mica» ci racconta Sara Galimberti, milanese classe 1991 e azzurra di atletica leggera, che ha nel palmares un successo alla Milano 21 Half Marathon. Sì perché sul modello 955 e per la prima volta sulla serie 255, è possibile attivare il sistema di pagamento contactless Garmin Pay che rende l’orologio compagno indispensabile non solo durante l’attività fisica ma anche nella quotidianità, dalla cena al ristorante alla spesa prima di tornare a casa, senza mai dover estrarre portafogli o smartphone dalla tasca o dalla borsa. Inoltre, il Forerunner 255 Music consente di inserire fino a 500 brani musicali (ben duemila per la serie 955) direttamente nella memoria dell’orologio oppure di ascoltare, con l’apposito piano di abbonamento, le playlist di Spotify, Amazon Music e Deezer attraverso un paio di cuffie wireless Bluetooth.
Insomma, nella Giornata Mondiale della Corsa, avere al polso un compagno di allenamenti ci consente di non correre da “soli” anche se la compagnia, naturalmente, è un’altra cosa, ma un coach come il Forerunner di Garmin lo si può considerare un vero e proprio amico.
Commenti recenti